45 partecipanti in Lombardia per il corso allenatori di primo livello a Monate il 28 e 29 ottobre. A tenere il corso Andrea Benecchi (Coordinatore Tecnico Regionale), per la parte tecnica e Antonio Tonon sulla parte dedicata alle carte federali e disposizioni arbitrali.
“45 partecipanti, tra cui tanti giovani e tante donne – sottolinea il presidente del Comitato, Leonardo Binda – a dimostrazione che il canottaggio lombardo è in crescita nel modo giusto. Da parte mia grande soddisfazione e un ringraziamento a tutti i partecipanti per avere condiviso il progetto Lombardia/allenatori, e l’augurio che il loro impegno e passione, possano tramutarsi in grandi soddisfazioni, non solo per i risultati sportivi ma anche e soprattutto per il rapporto positivo che svilupperanno con allievi e colleghi”.
“Noi come Lombardia siamo di solito la regione che ha più partecipanti ai vari corsi allenatori organizzati dalla Federazione – spiega Andrea Benecchi – un numero cresciuto ulteriormente rispetto agli anni scorsi. Il totale degli iscritti era 55, poi alcuni hanno chiesto di spostarsi nell’incontro in Emilia Romagna, per la concomitanza dell’iniziativa “Via le mani” a cui desideravano partecipare”.
C’erano tanti giovani molti ex agonisti o atleti parzialmente in attività, ma anche alcuni Master che magari si sono avvicinati tardi al canottaggio, ma tutti accomunati da una grande passione per il remo. Nella prima giornata di lavori la presentazione del corso, che proseguirà poi con un secondo weekend a gennaio per un totale di 32 ore, alle quali seguiranno 4 settimane di parte pratica e di affiancamento ad allenatori di secondo e terzo livello per un totale di 116 ore, prima di sostenere l’esame.
“Il sabato – prosegue Benecchi – abbiamo parlato di come viene creato il programma di allenamento e della gestione dell’atleta durante l’allenamento, oltre a una parte dedicata all’alimentazione giovanile sia nei giorni di allenamento che nei giorni di gara. Domenica gli aspiranti allenatori hanno lavorato sulle carte federali con Antonio Tonon, Coordinatore Regionale Arbitrale per la Lombardia, e poi con me sull’assetto delle imbarcazioni, secondo me la parte più ostica della due giorni di corso, ma anche un tema che ha riscosso molto successo.
La parte gestita da Antonio Tonon è cominciata con un filmato e la sintesi di tutti i compiti dei giudici arbitri, dalla partenza ai controlli pontili, atleti, imbarcazioni, peso, timonieri, fino all’arrivo dopo la risalita del percorso, senza dimenticare le regole del traffico e tutta la parte dedicata alle sanzioni: “Abbiamo fornito una visione generale con il filmato e poi, con una proiezione di slide, abbiamo approfondito le regole del codice di gara, dal cartellino, per avere la verifica dell’identità degli atleti, al controllo imbarcazioni, dalle palline alle scarpette. Tutto questo fino alle sanzioni delle yellow card oppure alle multe per difformità delle divise o delle pale dei remi. Hanno fatto parecchie domande, sono stati anche molto attenti e si sono dimostrati interessati anche perché la maggior parte di loro, avendo già fatto canottaggio, si è trovata in situazioni del genere”.
“Sono tutti rimasti sorpresi – spiega ancora Benecchi – dalla complessità degli argomenti che abbiamo trattato e sono rimasti piacevolmente soddisfatti. Mentre li ho visti più in difficoltà sulla parte dell’assetto imbarcazione, ma è normale che sia così”.
In chiusura spende parole di elogio all’organizzazione: “Canottieri Monate veramente al top, organizzatissimi. Ci siamo trovati molto, molto bene. Abbiamo avuto anche l’occasione di pranzare tutti quanti assieme a Besozzo”.
Nell’occasione Tonon ha ricordato anche il corso per giudici arbitri che si svolge in due fasi, una prima come collaboratore regionale e, dopo il passaggio ad aspirante, gli esami per diventare giudice effettivo: “Quest’anno – spiega – alcuni giovani della Lombardia sosterranno gli esami che si terranno a novembre per passare giudici arbitri effettivi. Io chiedo sempre alle società di mandare qualche ragazzo ai corsi, perché in Lombardia il numero delle gare è sempre maggiore e c’è sempre bisogno di giudici. Nelle gare regionali o promozionali cerchiamo di coinvolgere sempre i giudici regionali e per avere rotazione è utile essere in tanti,. Attualmente siamo 22 effettivi, 26 compresi gli aspiranti”.