Ci sono medaglie d’oro che pesano più di altre, soprattutto quando arrivano dopo aver superato momenti difficili, è così per Maichol Brambilla, atleta della canottieri Varese dal valore indiscusso, ma reduce da uno stop per l’infortunio a una spalla.

Classe 2005, Maichol può vantare quest’anno due vittorie al Memorial in doppio e nel 2022 un argento mondiale Under 19 in quattro di coppia, oltre a 5 titoli italiani in diverse specialità.

Il titolo europeo ha però un sapore speciale

“Sicuramente è stata una bella esperienza perché era la prima volta che facevo una gara fuori dall’Italia; me la sono goduta tanto perché per me è stata come una rivalsa, sia per l’anno scorso che per quest’anno con tutti i problemi che ci sono stati. Diciamo che mi ha dato tanta forza e tanta voglia. Mi ero infortunato prima della seconda regionale, ora per fortuna sto bene”.

La vittoria è arrivata in doppio con Josef Giorgio Marvucic, della San Giorgio

“Ci siamo trovati praticamente fin da subito, già da Memorial d’Aloja dove abbiamo vinto entrambe le gare, ci siamo trovati molto bene e anche all’Europeo è andata bene, ci fidavamo l’uno dell’altro e quindi non c’erano problemi di nessun tipo”.

Le soddisfazioni non sono arrivate solo in doppio, ma anche in singolo e in quattro di coppia

“Venendo dallo sport di squadra, mi piace molto la forza del gruppo e secondo me la barca più divertente è il quattro di coppia, però quella che mi sta dando più soddisfazione in generale devo ammettere che il doppio. Quindi il quattro è quella che mi diverte, il doppio è quella con cui vinco”.

Ma intanto si avvicinano le prossime gare

I prossimi obiettivi sono i Campionati Italiani, e si punta almeno a un titolo; l’obiettivo successivo è far bene il Matrix per la selezione del mondiale e poi al mondiale il primo obiettivo è quello di arrivare in finale, il secondo di andare a medaglia e magari migliorare quello che è stato il risultato dell’anno scorso. Visto che in Italia c’è un po’ il tabù del doppio, soprattutto a livello Junior, non sarebbe male sfatare il mito”.

“Il Brambi” come è chiamato dai compagni di squadra vive però tra la sua Parma e Varese dove si allena impegnandosi al massimo

“Frequento il liceo scientifico tradizionale a Parma e la mia vita possiamo dire che è organizzata sul filo. Non  posso permettermi di cambiare le mie giornate per non sballare tutta la routine, tra

allenamenti e viaggi avanti e indietro. Mi alleno un po’ a casa e un po’ in palestra insieme a mio fratello, poi il venerdì raggiungo Varese e sul lago lavoro sempre e solo in barca. Sicuramente il mio ringraziamento va alla canottieri Varese e in particolare a Claudio Romagnoli, ma anche alla mia famiglia che bene o male mi permette di fare tutto questo e al la mia ragazza Gaia che, anche se è di Bellagio e dunque lontana, mi dà sempre il suo sostegno e anche nei momenti in cui magari non ho voglia, e mi sprona sempre”.