Riccardo Bouehi, atleta di CUS Milano sfiora la qualificazione a Parigi 2024
Data:
1 Novembre 2023
La forza di un atleta è trasformare una battuta d’arresto in un’opportunità, e riconoscere la sconfitta è il primo passo per costruire una mentalità vincente. Il CUS Milano canottaggio è orgoglioso del suo atleta Riccardo Bouehi, tornato dalle campionati africani con la più cocente delle delusioni, un sesto posto in finale e il sogno della qualifica alle Olimpiadi di Parigi 2024 per il momento sfumato.
Qualche giorno per lasciare sbollire la delusione per un traguardo mai così vicino, un tatuaggio con i cinque cerchi olimpici barrati e poi subito la voglia di ripartire alla grande, una decisione che gli fa onore e che ha tutto il sostegno della società per cui rema e di Vittorio Scrocchi, l’allenatore che lo ha accompagnato in Tunisia.
Un rapporto speciale è quello con Vittorio Toio Scricchi “mi segue ormai da due anni ed è lui che mi ha portato a questo livello e dato la possibilità di giocarmela e fare quel salto di qualità, specialmente negli ultimi sei mesi in cui abbiamo fatto un ottimo lavoro, riuscendo a proiettarci verso una dimensione che spero sia solo l’inizio”.
È Riccardo a descrivere l’esperienza con grande lucidità “sicuramente potevo fare meglio, però al tempo stesso per ripartire è molto meglio essere oggettivi e non perder tempo a recriminare. Il mio tatuaggio vuole essere una consapevolezza, nel senso che so di essere arrivato a un passo dal successo, ma al tempo stesso ho capito, subito dopo la gara,di essermi giocato la qualifica ad armi pari e che, se la mia dimensione adesso è arrivare in finale e non passare di un posto, tra quattro anni la mia qualifica potrebbe essere solo l’inizio”.
Bouehi è un classe ’99 e ha tutte le carte in regola e il tempo per riprovarci lavorando sodo sia con CUS Milano che con Costa d’Avorio “entrare in nazionale è un modo per scoprire le mie radici, nel club e in Italia dove sono cresciuto mi sento a casa. Alla fine, sono due modi diversi di definire casa”.
“Non mi sono qualificato perché i miei avversari erano semplicemente migliori di me, soprattutto per mentalità – scrive Riccardo sotto la foto del tatuaggio pubblicata sui social – ma quest’anno è sembrato un sogno fino alla fine. Bisogna rimanere concentrati per il il futuro, il duro lavoro ripaga sempre” e di lavoro tra palestra e Idroscalo con il CUS ne ha fatto molto “se sono riusciti aportarmi in finale, nonostante non avessi né il budget, né le disponibilità economiche o gli sponsor di chi è arrivato in finale, o ancora eliminare dalla finale qualcuno che aveva molte più possibilità economiche di me, devo fare un grosso ringraziamento alCUS Milano. L’intelligenza, il know how, le capacità dirigenziali e tutto il supporto emotivo hanno fatto davvero la differenza per arrivare comunque a quello che, tralasciando l’amarezza, considero un buon risultato”.
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Ultimo aggiornamento
1 Novembre 2023, 20:20